domenica 24 gennaio 2010

COROLLE

Aberi, questi fiori,
registrati all'anagrafe del vento,
allo stato civile
di questa primavera,
hanno un nome e un cognome,
ma che sanno
o chi ha parlato loro dei fratelli
addormentati nella terra grassa?
Profumeranno l'aria
e se ne andranno,
là dove tutti andarono,
mente il sole berrà la loro anima.
Ma noi viviamo della loro morte,
la respiriamo tutti come gli alberi,
e la chiamiamo vita per la vita
che noi daremo agli altri,
evaporando tutti,
come queste corolle
che si sfogliano in petali di luce.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.